A chi non ama il
linguaggio guerresco, soprattutto se riferito al cancro, il titolo di questo
post non piacera`. Per la verita`, nemmeno a me piacciono espressioni come “sta
lottando contro il cancro” o, peggio ancora, “ha perso la sua battaglia contro
il cancro”. Sono i media spesso ad esprimersi in questi termini. Se a farlo
sono le malate, pero`, secondo me e` diverso. Ci si puo` riappriopiare del
linguaggio e utilizzarlo a proprio vantaggio. Alcune donne col cancro al seno
traggono coraggio dalle metafore guerresche riferite alla loro malattia e hanno
quindi, a prescindere dai gusti, tutta la mia solidarietà.
Finito il
preambolo, andiamo al sodo. Come accennato nei post precedenti, ottobre e` il
mese della ‘prevenzione’ del cancro al seno. E` il mese del rosa, delle
sopravvissute e del business. La proposta del nastro nero resta sempre valida,
cosi` come quella di reinventarci Cancer Riot. Sarebbe opportuno pero` anche
preparare un piccolo manifesto. Niente di complicato, una lista delle cose che
riguardano il cancro al seno – nel senso piu` ampio possibile – che non ci
piacciono e che vorremmo cambiare.
Pronte? Via!
"Breast cancer is not sexy"
RispondiElimina"Breast cancer is not about boobs"
"Women DO DIE of breast cancer"
Just for starters....
xoxox
Grazie, AnneMarie! AnneMarie vive negli Stati Uniti e fa sentire la sua voce da li`. Lettrici italiane non siate timide. Fate le vostre proposte!
RispondiEliminaLa reticenza di molti dottori / molte dottoresse nel dare informazioni riguardo l'uso della pillola e l'incidenza di tumori al seno... Sarà una cosa un poco buttata lì, ma non si capisce se per loro è un tabù o si tratta, semplicemente, di ignoranza.
RispondiEliminaGrazie del contributo!Ne chiederemo conto
Eliminasinceramente dubito che dottori e dottoresse avrebbero interesse a consigliare ai pazienti sostanze che sanno essere altamente cancerogene
EliminaOdio la campagne con personaggi famosi che "hanno sconfitto" il cancro al seno e non hanno fatto nemmeno una chemio...perchè loro sono state diligenti, hanno fatto prevenzione, e noi a 30 anni invece...che fastidio!! Se non hai fatto la chemio non lo sai cosa significa combattere il cancro..
RispondiEliminaSono d'accordo con te sul fatto che dire di aver "sconfitto" il cancro e` quantomeno azzardato e poco rispettoso nei confronti di chi c'ha rimesso la pelle. Non condivido invece il discorso sulla chemio. Ho conosciuto donne che non l'hanno fatta (e sinceramente sono contenta per loro) e avevano le stesse mie paure. Non parliamo poi di come anche le altre terapie - radio, terapia ormonale ecc - possano essere invalidanti. Cerchiamo di non creare barriere. Non e` una gara a chi ha sofferto di piu`. Restiamo unite!
EliminaIo non ho avuto bisogno di cure dopo, ma l'operazione è stata comunque devastante. E non è stata una lotta, che almeno ti fa sentire vincente: è stata una scelta obbligata, o almeno così mi è stata prospettata.
EliminaLa malattia, qualunque malattia, può anche essere intesa come una "battaglia"..non discuto sui gusti e sulle idiosincrasie personali, ma sinceramente non ci vedo nulla di irrispettoso verso i malati (in ogni caso, ma a maggior ragione quando sono loro a usarla), nemmeno verso coloro che non ce l'hanno fatta. Comunque a quanto ne so, chi ha avuto il cancro (non parlo specificamente di cancro al seno) deve comunque sottoporsi a controlli periodici perchè non è mai "sconfitto" definitivamente, c'è sempre il rischio che il "nemico" battuto possa riaffacciarsi
RispondiEliminaTanto più che psicologicamente può essere di aiuto, talvolta, vedersi o sentirsi come dei "combattenti" che come sempre e solo "vittime"