Estate. Tornare nello stesso posto dove ho trascorso le estati felici della mia infanzia. Ripensare a quella bambina che scorazzava vivace per strada, magrissima, le gambe di gazzella, piu` veloce del vento.
E` sera. Dopo cena si riscende a giocare. Risate, urla, qualche bisticcio. Hai contato troppo veloce. La campana e` davanti casa mia e mi ci fai giocare. Il camioncino grigio fa appena in tempo a svoltare. Dal tetto spruzza fortissimo un liquido bianco. Il veleno, gridiamo. Qualche colpo di tosse. Accovacciati vicino al cancello di una casa, diamo le spalle per farci scudo. Le zanzare, dicono i grandi. Serve per le zanzare.
Cosa ci venisse spruzzato addosso esattamente, a me e a tutti i bambini del villaggio che a quell'ora giocavano per strada, forse non lo sapro` mai. Di sicuro emanava un odore cattivo e non lo chiamavamo veleno per caso.
Sono usciti, la scorsa settimana, i risultati di una ricerca condotta negli Stati Uniti (qui). Tra il 1959 e il 1967, ad oltre 20.000 donne incinte e` stato prelevato il sangue conservandone i campioni. Gli scienziati hanno rintracciato anni dopo le figlie di quelle donne e hanno scoperto che livelli di DDT elevati nel sangue delle madri avevano esposto le figlie a un rischio quadruplicato di ammalarsi di cancro al seno da adulte.
Rachel Carson, scienziata fondatrice del movimento ambientalista, l'aveva scritto nel 1962 che il DDT e gli altri pesticidi erano pericolosi per gli esseri viventi. Il suo libro, Primavera Silenziosa, era uscito due anni prima che morisse di cancro al seno.
Sono passati decenni. Il DDT e` stato messo al bando in Italia (in altri paesi del cosiddetto 'sud del mondo', invece, si usa ancora), ma altri veleni l'hanno sostituito.
E` sera. Dopo cena si sta sul balcone di casa a chiacchierare. Il camioncino passa, ci spruzza la sua maledizione addosso. Per me e` troppo tardi. Per strada, un gruppo di bambini continua a giocare. Non sappiamo per quanto.