mercoledì 12 agosto 2015

Mariangela

Ti ho vista. Due volte. La prima eri in spiaggia. La seconda vicino casa. Pedalavi col tuo bimbo nel sediolino attaccato al manubrio.
Sono passata sotto casa tua, ma non sono stata capace di riconoscerla. E ho parlato di Tania, il tuo pastore tedesco che amavi tanto.
Ti ricordi quella volta alle cabine telefoniche? Si, c'erano ancora le cabine...Mamma mi teneva per mano. Tu piangevi al telefono. "Che e` successo, Mariangela?". "Tania sta male". E le tue mani, abbronzate e flessuose, scorrevano sulle gote inzuppate di lacrime.
Non riesco a ricordare quando sei morta. Dev'essere stato un paio di anni prima che la nostra malattia colpisse anche me. Saputolo, mia sorella, la tua amica di lunghe estati di noia, ha gridato e pianto per ore. Io sono rimasta sbigottita. Avevi circa 40 anni. Nonostante del cancro al seno non sapessi nulla allora, la tua morte mi sembro` una follia crudele.
Oggi che so, ti vedo passare per quelle strade che abbiamo percorso insieme, ti cerco, vorrei poterti abbracciare, vorrei poterti dire "Che ci hanno fatto, Mariangela?", ma tu non ci sei e a me non resta che tanto dolore.