mercoledì 22 novembre 2017

Cancro al seno estrogeno-responsivo: il rischio di metastasi dura 20 anni

Ottobre e` finito. Strappata la pagina del calendario e riposti i nastri rosa nel cassetto, il cancro al seno e` sparito dalle vite di chi, per sua fortuna, non ha ancora avuto modo di averci a che fare e dai giornali. Non e` certo sparito dalla vita di Mimma Panaccione, la fondatrice della prima associazione italiana per malate di cancro al seno metastatico, ne` da quella sui cari. Mimma e` morta il 17 novembre a soli 42 anni. E non e` sparito nemmeno dalle vite delle tantissime altre persone colpite e su cui solo per un mese all'anno, ottobre, si accendono i riflettori del circo rosa che le loro esperienze non le illumina, ma le distorce.

Giornali ed esperti di alto lignaggio adesso tacciono. Nemmeno la pubblicazione sul New England Medical Journal di uno studio che ha fatto il giro del mondo [qui] e` riuscita a ridargli il dono della parola. Forse il tema non e` di loro particolare gradimento o forse e` solo che a novembre siamo tutti presi dal Natale che si avvicina e i regali da comprare. Fatto sta che lo studio, uscito il 9 novembre, mostra come il rischio di metastasi dei carcinomi del seno estrogeno-responsivi si protragga per i 15 anni successivi ai 5 anni di terapia con tamoxifene o inibitore dell'aromatasi. Un rischio correlato con la dimensione del nodulo e il numero di linfonodi coinvolti, sottolinenao gli autori, ma che persino per i tumori piccoli e in assenza di coinvolgimento linfonoidale ammonta al 10% nel corso di 20 anni. E` necessario prolungare la terapia ormonale, continuano, ma occorre anche tenere conto degli effetti collaterali che non sono pochi e irrilevanti. Qual e` la soluzione allora? Chiaramente non ne esiste una che valga per tutte e, da parte nostra, non si puo` fare a meno di notare come di fronte a un problema cosi` grave il rimedio proposto sia continuare a imbottirci di farmaci con elevata tossicita`. Sono questi allora i grandi progressi nel trattamento del cancro al seno di cui si chiacchiera tanto ogni sacrosanto ottobre?

Mentre negli Stati Uniti i media infilavano un titolone dopo l'altro sul tema e sui social media si accendevano le discussioni tra addetti ai lavori e pazienti, in Italia si parlava d'altro. Solo Quotidiano Sanita` [qui], non certo un giornale mainstream, ha pubblicato ieri un articolo cercando, tuttavia, di indorare la pillola attraverso parlando genericamente di 'recidiva' ed esortando a puntare anche sul follow up "per cogliere eventuali recidive sul nascere". Un elemento che non compare nello studio.

Ci piacerebbe aprire un dibattito sulle nostre esperienze con la terapia ormonale e sulla malattia metastatica, possibilmente qui sul blog e non su Facebook. Se altri spazi per approfondire ed interrogarci ci vengono negati, approfittiamo di quelli che abbiamo creato noi stesse.

venerdì 3 novembre 2017

#forbeth

La cara, amatissima Beth, co-fondatrice di METUP, organizzatrice di Die-In, blogger e attivista instancabile, e` morta.

Beth aveva scoperto di avere un cancro al seno neuroendocrino metastatico nella primavera del 2014. Cos'e` il cancro al seno neuroendocrino? Non l'avete mai sentito nominare? Eppure di cancro al seno si parla a ogni pie` sospinto, soprattutto durante il nefasto ottobre rosa. Facciamo cosi`: cosa e` non ve lo dico. Lo chiedete al vostro oncologo la prossima volta che lo vedete e mi fate sapere che faccia fa nel sentire una domanda del genere.

Beth amava molte cose: la sua famiglia ovviamente, marito e figli piccoli, la sua migliore amica Paige, viaggiare, il suo lavoro di avvocata per i diritti civili, che aveva dovuto lasciare per colpa della malattia, il bacon, il whiskey e dire le parolacce. Una delle sue preferite e piu` usate era "fuck" che in italiano corrisponde grosso modo a "vaffanculo". Ho preparato una lista di vaffanculo in suo onore da dedicare a specifiche categorie di persone qui sotto. Leggete a voce alta e ripetete "vaffanculo":

A te che dici che di cancro al seno si guarisce ormai quasi sempre: vaffanculo.

A te che dici che le mammografie salvano vite: vaffanculo.

A te che dici che il cancro al seno metastatico e` una malattia cronica: vaffanculo.

A te che vendi prodotti infarciti di ogni sorta di merda appiccicandoci sopra un nastrino rosa: vaffanculo.

A te che dici di "farle vedere" oggettificando il seno femminile e facendo credere che la malattia sia limitata solo al seno: vaffanculo.

A te che fai ricerca per farti un bel curriculum e non te ne frega un cazzo se quella ricerca l'hanno gia` fatta mille volte: vaffanculo.

A te che usi le pazienti metastatiche per farti pubblicita` e imporre prezzi altissimi per le tue medicine che al massimo ne prolungano la vita di un paio di mesi con effetti collaterali insopportabili: vaffanculo.

A te che potresti applicare il principio di precauzione e non lo fai: vaffanculo.

A te che pensi che sara` sempre un'altra a diventare metastatica e tu no: vaffanculo.

A te che pensi che chi e` metastatica all'esordio non si e` controllata: vaffanculo.

A Beth che ha lasciato questo mondo troppo presto e dopo tre anni d'inferno: fiumi di wiskhey e montagne di bacon. E una vista panoramica da cui guardare i tuoi bambini crescere e provare ad essere felici nonostante tutto.