venerdì 8 aprile 2016

Fuggite dai medici che vi dichiarano "guarite"

A quante e` capitato di sentirsi dire dal proprio oncologo o medico di riferimento al termine delle terapie o di parte di esse: "Signora, lei e` guarita"? A molte, temo. Basta fare due chiacchiere con chi e` stato colpito dal cancro al seno o da altri tipi di tumori maligni per rendersene conto. Ecco, voglio dirlo chiaro e tondo: se vi viene detta una cosa del genere, cambiate medico.
La "guarigione" dal cancro in termini strettamente medici e` una fandonia. Non c'e` modo di sapere se nel nostro corpo ci sono ancora cellule cancerose residue ne` se queste decideranno, anche a distanza di anni, di ricominciare a proliferare. Sicuramente dopo un certo numero di anni, a seconda della sede del tumore e del sottotipo, le probabilita` che quest'ultimo caso si verifichi si riducono. Improbabile, tuttavia, non vuol dire impossibile.
Il medico che dichiara un paziente "guarito" dal cancro non sta facendo bene il suo mestiere. E` dovere di ogni professionista della salute, infatti, informare correttamente i propri pazienti che all'accesso a questo tipo di informazione hanno diritto. Informare non vuol dire semplificare o, come nel caso delle presunte "guarigioni" dal cancro addirittura mistificare, perche` non si dispone degli strumenti comunicativi adeguati per spiegare questioni anche solo un minimo piu` sottili del solito o perche` si decide cosa il paziente debba sapere o meno. In attesa che certi medici si decidano a colmare queste lacune, se doveste sentir pronunciare la parola "guarigione" in riferimento al vostro caso datevela a gambe.