sabato 15 febbraio 2014

Il seno non e` nostro

Una donna australiana, Beth Whaanga, pubblica su Facebook le foto delle cicatrici causatele dagli interventi di chirurgia ricostruttiva a cui si e` sottoposta a seguito di una doppia mastectomia, da un' isterectomia e dall' asportazione di due melanomi (questi ultimi sono sfuggiti ai media perche`, si sa, parlare di cancro al seno, quindi di tette, fa piu` notizia (qui). In poche ore cento persone la cancellano dai propri contatti. Seguono sorpresa e indignazione a pioggia. Perche`? Non e` forse proprio il cancro al seno, piu` di ogni altra, una malattia da nascondere precisamente attraverso la chirurgia ricostruttiva? A che altro serve il seno finto, privo di sensibilita` e della capacita` di produrre latte, se non a far credere agli altri, a chi ci guarda mentre camminiamo per strada, che niente e` successo e che siamo simmetriche come la norma impone?
L'asimettria del seno e` una violazione dei parametri di bellezza femminile a cui tutte, in qualsiasi condizione e a qualsiasi costo, dobbiamo conformarci. La ricostruzione consente di adempiere al dovere della simmetria e, allo stesso tempo, contribuisce a dare pretesa di 'oggettivita`' al mantra del "tutto torna come prima". Quanto non e` utile a supportare questo tipo di narrazione viene espunto e messo a tacere.
Che dire, per esempio, del fatto che il seno e` una zona erogena e cessa di esserlo se viene asportato in parte o totalmente? Forse del problema viene mai fatta menzione quando si parla degli effetti della chirurgia nelle donne operate di cancro al seno? Forse ce lo si e` mai posti un problema del genere? Non che io sappia e il motivo mi sembra chiaro. Il seno non e` nostro. E` uno strumento di piacere per i maschi eterosessuali che ci circondano, le cui sbirciatine nelle nostre scollature, con tanto di erezione rassicurante sull'appropriato funzionamento dello scettro del potere, non possono essere disturbate dal pensiero di poter calare lo sguardo su una monotetta con annessa cicatrice. E noi donne non possiamo che voler attrarre questo tipo di attenzione, non possiamo che desiderare che gli uomini ci guardino il seno simmetrico e fiorente.
E allora, tornando al caso della donna austrialana, di cosa ci meravigliamo? Chi sono gli ipocriti: le 100 persone che non vogliono vederne le cicatrici o quelli che si indignano per il comportamento di chi non ha fatto altro che seguire a cielo aperto le regole del gioco?

3 commenti:

  1. io non giudico nè chi si è indignato nè chi segue le regole del gioco..penso che ognuno deve vivere queste cose cercando alla fine di star bene...ma comunque una considerazione l'ho fatta vedendo questa bella signora nel suo kitchissimo red dress: speculare anche su se stesse..un modo per esorcizzare..un modo per pubblicizzare e sensabilizzare..un modo per far soldini..(???)..
    Maristella - Ostuni - triplo negativo mammella sx.. Venerdi prox venturo prima infusione di rossa..per almeno sei mesi ..una tra tante come tante ..ma unica e anonima..

    RispondiElimina
  2. . Questa signora ha agito nel suo pieno diritto mettendo quelle foto.
    una persona che subisce una mutilazione ha il diritto di avere una protesi sicura se la vuole, non è meno coraggiosa e libera di chi non la vuole, sono scelte personali entrambe legittime qualunque siano i motivi
    Giusto che si parli in ambito medico anche delle conseguenze dell'asportazione del seno anche per quanto riguarda le zone erogene.
    Il desiderio maschile eterosessuale o gay è in se degno come quello femminile eterosessuale e gay. Uomini e donne si ammirano e si desiderano anche sessualmente non c'è nulla di male

    RispondiElimina
  3. Che dire, per esempio, del fatto che il seno e` una zona erogena e cessa di esserlo se viene asportato in parte o totalmente? Forse del problema viene mai fatta menzione quando si parla degli effetti della chirurgia nelle donne operate di cancro al seno? Forse ce lo si e` mai posti un problema del genere?" beh, francamente sì. E' obbligo farne menzione nel consenso informato, sprattutto nella mastectomia con risparmio del capezzolo, che potrebbe generare illusioni su questo aspetto. Poi, naturalmente, diverse sensibilità sottolineeranno questo aspetto con la donna cercando di comunicare questo aspetto nel modo più chiaro possibile.

    RispondiElimina