venerdì 19 settembre 2014

Il cancro al seno degli uomini - La storia di Bill Becker




Bill Becker aveva 44 anni, un lavoro e una famiglia numerosa quando gli e` stato diagnosticato il cancro al seno. Si, avete letto bene. Il cancro al seno. Bill e` un uomo con il cancro al seno. Anzi, Bill era un uomo con il cancro al seno. Se n'e` andato il 17 settembre, all'eta` di 46 anni. Lo piange, oltre alla sua famiglia e ai suoi amici, il suo "fratello" di malattia Bob De Vito con cui stava girando un documentario autofinanziato sul cancro al seno negli uomini Times Like These (qui)
Il cancro al seno colpisce le donne nella maggioranza dei casi, ma, secondo quanto riportato da Bill e Bob nel loro documentario, ogni 100 diagnosi una riguarda un uomo. E ogni quattro uomini con il cancro al seno, uno morira`. Non ci sono infatti studi clinici sul cancro al seno maschile. Non solo, ma chi ne e` colpito si ritrova a vivere anche lo stigma di avere una malattia che, nell'immaginario collettivo, riguarda solo le donne, con tutto cio` che ne consegue. Provate a pensare cosa voglia dire per un uomo ritrovarsi col peso di un cancro che, secondo quanto ci viene dato in pasto ogni giorno dai media e dall'aziende del nastro rosa, colpisce solo le 'tette' delle donne. Mancano gli studi clinici, manca la consapevolezza persino da parte dei medici, manca completamente la sensibilita` di fronte a una problematica di questo tipo.
A Bill tutto questo non stava bene. Per questo, insieme a Bob, aveva deciso di rendere pubblica la sua storia, girare il documentario, creare un'associazione, Breast Cancer Broters (qui) e chiedere l'istituzione di una settimana per la prevenzione del cancro al seno maschile ad ottobre. Aveva anche partecipato al fotoprogetto Scar Project di David Jay (qui) che lo aveva ritratto nella foto che vedete in cima al post.
Chissa` cosa avrebbe pensato dell'immonda campagna #FateVedereLeTette. E chissa` cosa ne pensano gli uomini che, in Italia, sono colpiti dal cancro al seno. E` allora che ci rivolgiamo. E` a loro che chiediamo di farsi avanti. E` a loro che chiediamo di aiutarci a mettere fine all'utilizzo strumentale della nostra malattia che colpisce uomini e donne e miete vittime in entrambe le categorie.  

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