domenica 14 luglio 2013

Che 'razza' di fumo?

Il fumo. Non quello che esce dalle ciminiere dell'ILVA e dell'ENI e soffoca i tarantini, Taranto e chiunque vi transiti, spesso a morte. Il fumo di sigaretta. E` questa, secondo il commissario staordinario dell'Ilva, Enrico Bondi, la causa dell'aumento dei casi di cancro al polmone nella citta` ionica. Bondi non e` uno qualsiasi. E` stato nominato commissario straordinario dell'ILVA dall'attuale governo ed e`, contemporaneamente, amministratore delegato dell'azienda della famiglia Riva. Curioso, eh? Le sue affermazioni suonano dunque particolarmente sinistre. A Taranto si fumava piu` che altrove soprattutto negli anni '70, e` scritto in una relazione tecnica di 44 pagine allegata alla lettera inviata da Bondi al governatore della Puglia, a causa del contrabbando di sigarette e per questa ragione adesso si registrerebbe un numero allarmante di casi di carcinoma polmonare. Questa sarebbe tuttavia solo la sparata piu` grossa. Altre contenute nella relazione metterebbero in discussione dati raccolti per anni e i risultati dello studio SENTIERI.
Solo la scorsa settimana ci era toccato il vaniloquio del ministro della Sanita` Lorenzin che ha attribuito agli stili di vita dei napoletani, l'aumento esponenziale dei casi di cancro nell'area. Siamo al solito victim blaming, il solito sciacallaggio, il solito tentativo di ridurre il cancro a una mera questione individuale, la conseguenza logica di un comportamento errato da parte di singoli o di una comunita` intera.
Sui casi in oggetto, Taranto e Napoli, si allunga anche l'ombra del razzismo. I meridionali sono, nella cultura e nell'immaginario degli italiani, il simbolo dell'arretratezza. Una caratteristica che si esprimerebbe anche attraverso la scarsa cura di se` e della propria salute. Facile dunque fare leva sulla rappresentazione razzista che riguarda tutti gli abitanti del Sud e delle isole per giustificare i propri misfatti e le proprie connivenze. A chi, dal Nord al Sud (che` il discorso razzista e` molto pervicace e finisce con l'essere riprodotto anche dai soggetti che ne sono il principale bersaglio), verrebbe in mente di smentire un ministro e un commissario straordinario che puntano il dito contro gli stili di vita poco salutari della teppaglia sudicia? Forse un tempo a nessuno. Le cose, pero`, stanno cambiando. Il biocidio in atto a Napoli, a Caserta, a Taranto ma anche in altre aree del paese, non lo si puo` piu` nascondere. Le vittime sono troppe, molti sono bambini (che si ammalino di cancro in tenera eta` perche` mangiano troppa cioccolata?). Le parole scellerate di questi figuri, loschi, si loschi, offendono e restituiscono la cifra del pericolo che stiamo correndo tutti. Chi si e` gia` ammalato e chi potrebbe esserlo domani.

1 commento:

  1. Bondi vergognoso. il fumo di sigaretta è un fattore di rischio ma il fumo dell'ILVA lo è di più se ci vivi accanto e lo respiri ogni giorno

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