Comincia oggi la
settimana internazionale del Vaffanculo. Qualcuno vi ha fatte arrabbiare? Vi ha
deluse? Vi ha fatte sentire in colpa? Ripetiamo insieme, a voce alta, altissima,
assordante: “Vaffanculo”.
Quando una donna
scopre di avere un cancro al seno, la prima cosa che si chiede e` “perche`?”,
la seconda “perche` proprio a me?”, la terza “cosa ho sbagliato?”. Comincia
allora tutto un brulicare di pensieri su comportamenti alimentari sbagliati,
sullo sport che non hai mai voluto praticare perche` senti che ti da` il senso
dell’inutilita` del vivere, sulle sigarette che fumavi con tanto gusto dopo il
caffe`. Arriva poi il momento in cui ci si chiede se non c’entri qualcosa la
tua psiche. E allora continui ad autocolpevolizzarti e a cercare di capire
quali tuoi difetti possano averti portato a sviluppare la malattia. Io, per
esempio, sono ansiosa e iraconda e per alcuni mesi ho pensato che fosse questa
la causa del mio male.
Un giorno d’estate,
era giugno dello scorso anno, mentre tornavo in treno dall’ennesimo viaggio a
Milano, pensavo alla malattia, a come la mia vita fosse cambiata, a come mi
sembrasse diversa da quella di prima. Ripensavo alle persone che avevo perso di
vista. Vecchi compagni di scuola o di università, vicini di casa o di ombrellone.
E, immancabilmente, e` apparso uno spettro che mi ha perseguitata per 5 lunghi
anni. Lo spettro di una persona che non ha piu` voluto vedermi e verso cui
nutrivo un irrimediabile senso di colpa. Un senso di colpa che scacciavo di giorno ma ritornava nei sogni, di notte, in un incubo. Sempre
lo stesso, per 5 anni. Il senso di colpa per la mia felicita`.
Quel giorno di
giugno, mentre tornavo in treno da Milano, ho chiamato quella persona
raccontando cio` che mi era successo. Ne ho avuto in cambio un’ostinata, ottusa
freddezza. Ne ho finalmente toccato con mano la mancanza di umanita`. Ho capito
che la malattia voleva essere – da parte mia - un risarcimento e uno strumento
per ottenerne il “perdono”. Un “perdono” che comunque mi veniva negato per
manifesta incapacita`. Il senso di colpa e` finalmente sparito. Si e`
trasformato in autodifesa. Ed e` per questo che per tutta questa settimana,
insieme a tutte voi, che almeno una volta nella vita vi siete sentite
erroneamente in colpa e siete state torturate dal silenzio giudicante di
qualcuno, voglio urlare un grande e liberatorio:
“VAFFANCULO!”
non vorrei sembrare irrispettoso, ma al prossimo giro organizzi il Vday come Beppe Grillo?
RispondiEliminaEmi
Ci sono precedenti ben piu` illustri...http://www.youtube.com/watch?v=t-KLFXz_d0E
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAnche a me è msuccessa una cosa analoga. 4 annni di silenzio da quella che consideravo la mia amica/sorella in corrispondenza di un intervento di carcinoma ovarico di IV stadio di mia madre. Trova una scusa e fugge lasciandomi sola ad affrontare tutto quel dolore... Viene a sapere del mio k al seno e si rifà viva e ...chiacchiera del tempo. Tutte le volte che sente un mio malumore scompare per qualche giorno aspettando che mi passi.
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