domenica 3 giugno 2012

Evelyn Lauder nella mia stanza


Basta e` arrivato il momento di smetterla di piangersi addosso e raccontarvi tutta la verita` sul mio incontro ravvicinato col cancro al seno. Fino ad ora non l’ho fatto perche`, insomma, certe fortune una vorrebbe godersele anche un po` da sola in santa pace, senno` poi scatta l’invidia, la gente ti prende a occhio. Pero` oggi e` domenica, giorno del Signore, in Inghilterra la regina ci regala due giorni di vacanza per il suo sessantesimo anniversario di regno e allora mi sono detta che dovevo essere generosa anch’io.Guardate la foto qua sotto



Quella alla vostra destra, con la carnagione olivastra, no, non quella marroncina negra ma non troppo, quella accanto a destra, ecco quella sono io durante la chemio. Eh si. Avevo fatto da poco l’intervento, c’avevo il seno schiacciato e la cicatrice fresca, un po` di linfedema sotto l’ascella, i capelli radi, il colorito cereo, le occhiaie fino al mento e le labbra di un fantasma. Un giorno che, come al solito, stavo a letto a sentire il veleno che si spargeva nel mio corpo, tra brividi e conati di vomito, l’intestino impazzito, la bocca asciutta al sapore di metallo, all’improvviso ho sentito bussare alla finestra. Toc toc. “Dio Santo, mo` c’ho pure le allucinazioni”, mi sono detta. Toc toc. Toc toc. Ho chiamato il mio compagno di cammino: 

“Ma che e` sto rumore? Stanno bussando alla finestra?”. 
“Ma chi vuoi che bussi alla finestra al sesto piano? L’uomo ragno? Vuoi che facciamo l’iniezione per la nausea?”
“Non ho la nausea. Ho detto che sento bussare alla finestra” 
“Dai, prendi il gastroprotettore per l’ulcera”
“Vuoi lo xanax?”, si unisce con prontezza mia madre. 

A questo punto e` la crisi. Perche` non mi credono e vogliono imbottirmi di farmaci? Non ne ho gia` presi forse abbastanza? E poi, cazzo, sto male, peso 40 chili, c’ho quattro peli in testa e non mi sentirei a disagio a un party per soli zombie, ma io ho sentito bussare! Urlo, mi dimeno. 
“E` il cortisone”, mi spiega mio padre. 

L’ultimo acuto li fa scappare tutti. Finalmente. Mi sto per raggomitolare di nuovo sotto alle coperte. Sento che sta per arrivare una nuova ondata di brividi e la testa mi scoppia. All’improvviso, la finestra si spalanca da sola. Una luce fortissima mi investe. La stanza diventa tutta rosa. E lei, Evelyn Lauder, in diretta dall’oltretomba mi si para davanti con una bacchetta magica, rosa ovviamente. Sulle prime non la riconosco. E` lei a presentarsi:

“Sono Evelyn Lauder, la fondatrice di Estee Lauder”
“Ma chi? Quella dei trucchi?”
“Esatto, mia cara. Sai, anche io ho avuto un cancro al seno anni fa. Era un periodo difficile, c’era crisi e le donne non avevano soldi nemmeno per l’indurente per le unghie. Mi ero buttata cosi` a terra che non andavo piu` nemmeno dal parrucchiere. Poi, per fortuna, mi e` venuto il cancro”
“Ma come 'per fortuna'? Sei impazzita?”
“Impazzita? Ma no, bella mia, sei tu che sei una povera scema e non hai capito nulla. Te ne stai li` nel letto a lamentarti per la malattia, per la chemio, per la paura di schiattare. Guarda me invece! Io del cancro al seno ho fatto la mia fortuna”
“E come?”
“Semplice: ho rubato dei nastrini color pesca a una vecchia rincoglionita che li distribuiva all’entrata dei supermercati per attirare l’attenzione della gente sulla malattia, ho cambiato il colore, da pesca insignificante a rosa tanto femminile, ho appiccicato il nastrino sui miei prodotti e ho sparso la voce che avrei dato i ricavati alla ricerca. E la gente c’e` cascata. Chi non ha un’amica, una sorella, una parente col cancro al seno oggi?”
“E quanti soldi hai donato alla ricerca? Che buona che sei!”
“Ah ah ah buona io? Senti questa! Alla ricerca ho dato solo il 20% dei ricavi. Il resto me lo sono messo in saccoccia. C’abbiamo avuto un boom di vendite. Tutti a comprare la roba nostra”
“Ma questa e` una frode”
“Ah ah ah e vallo a dire in giro. A chi pensi che crederanno? A te, con quella faccia da topo con l’epatite o a me, la signora Estee Lauder?”
“Hai ragione. Ridotta cosi` non mi credera` nessuno”
“Oh Dio, adesso ricominci a frignare. Su, oggi mi trovi buona. To`, t’ho portato un bel cofanetto di prodotti, rosa pure lui. Rifatti un po` il trucco”
“Ma io non mi so truccare”
“E per questo t’e` venuto il cancro!”
“Ma scusa, non sono i parabeni che stanno pure nei cosmetici a farlo venire?”
“Se non la finisci ti faccio venire una metastasi”
“Oh Dio, no, Evelyn, ti prego. Mi trucco, faccio tutto quello che vuoi”
“No, di te non c’e` da fidarsi. Mo` chiamo un’amica mia, quella che mi fa da testimonial, un’attrice che il marito c’ha fatto un sacco di corna, Elisabeth Hurley. Ti trucca lei”

Elisabeth e` bellissima, altissima e truccatissima. C’ha due zinne gonfie e sode. Le mie sono moscie perche`, per via del cancro, mi hanno messa in menopausa farmacologica e quella destra e` solcata dai punti e le manca mezzo capezzolo.
“Eli, mi faresti pure le tette come le tue?”, le chiedo timidamente
“Ma certo, tesoro, siamo qui per questo”
“Ma perche` lo fate?”
“Perche` cosi` guadagnamo bei soldi. E comunque non lo facciamo con tutte. Se avessi le metastasi sarebbe diverso”
“In che senso?”
“Nel senso che le metastasi non fanno guadagnare, portano sfiga, fanno paura quindi per noi non esistono”
“Ma ci sono donne che ci convivono per anni…”
“E vabbe`, saranno fattacci loro. In America diciamo ‘business is business’”

Elisabeth continua a pennellare, mi rimette a posto le tette, mi rifa` il manicure. Sorride sempre. All’improvviso, mi sento bellissima anch'io e in forma come ogni donna vorrebbe essere. Pensare che e` stato tutto merito del cancro al seno

9 commenti:

  1. Diciamo che la stanza era anche MIA, ecco......

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  2. E' bello averti scoperta. Mi piace il modo in cui moduli la tua voce arrabbiata, dissonante, dissacrante, coraggiosa. E sempre, mi fai pensare.
    (@margentina73)

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=y5nNG-6SpLo

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  4. Ti adoro. E da stasera comincio a truccarmi tipo Moira Orfei, altro che ecografia!

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  5. I adore you, too! Glad to have you making people realize this is NOT okay. That picture is awful. Breast cancer isn't pretty and it isn't a pink ribbon, either. It's a disease....

    xoxox

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  6. Let's tell them https://www.facebook.com/esteelauderIT

    Lots of love

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  7. Una sola parola: BRAVA!
    Angela

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  8. Sei una forza della natura, l'auto ironia ci aiuta un sacco e aiuta il prossimo ad entrare in un mondo sconosciuto con meno paure...io peró, che faccio parte delle porta sfiga con le metastasi, compreró altri prodotti, non per cattiveria ma sai, business is business😂

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  9. Risposta di Elisabeth Hurley al tuo commento (me l'ha mandata stanotte via 'va zapp'): "Te l'avevo detto che non ci si poteva fidare di quelle la`!"

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