sabato 27 ottobre 2012

La tua forza e` il tuo grido



Ho visto un video bellissimo questa settimana. E` il video che annuncia lo sciopero generale che avra` luogo in Spagna e in molti altri paesi europei, Italia compresa, il 14 novembre.
I volti sofferti di persone diverse, intrappolati da buste di plastica che impediscono di respirare, sono un'immagine molto eloquente delle condizioni in cui versa l'intero continente schiacciato dalla nuova marea montante del neoliberismo divoratore di vite, progetti e sogni. La musica che accompagna le immagini e` un crescendo. Le buste di plastica si spezzano, i volti si liberano, le grida rabbiose si levano. El 14 de noviembre tu huelga es tu grito, si legge. Il 14 novembre il tuo sciopero e` il tuo grido. Un grido di ribellione, di rabbia, di liberta`. Alle grida seguono abbracci e sguardi di nuovo pieni di determinazione e speranza.
Oggi a Napoli e` morta una giovane donna di 30 anni. Le era stato diagnosticato il cancro al seno un anno fa. Mastectomia e chemio non sono servite e impedire la diffusione della malattia. Io non la conoscevo. La conosceva, pero`, una mia amica "baciata" dal cancro anche lei in giovane eta`. "Non si puo` morire di cancro a 30 anni", mi dice, "Non lo accetto". "Non dobbiamo accettarlo", le rispondo. "E cosa possiamo fare? Nessuno ha risposte". "Dobbiamo chiederle".
E` ora di gridare. Per noi stesse, per quelle che sono morte, per quelle che si ammaleranno sempre piu` numerose e tra loro ci saranno le nostre figlie, le nostre nipoti, le nostre amiche. "Perche`?". Bisogna gridarlo. Dobbiamo rompere anche noi quei sacchetti di plastica (rosa) che ci hanno stretto intorno al collo. Il cancro al seno non e` un destino. E` una malattia gravissima, mortale. Di cancro al seno si muore. Ogni giorno. Dovunque. Gridiamo, tutte insieme, forte, senza piu` paura:

                                                         PERCHE`?

3 commenti:

  1. L'altro giorno una donna al telefono mi ha detto che fino a poco tempo fa diceva al suo compagno: " Sei come uno che urla nel deserto". Se alcune, diverse di noi urlassero, magari già da tempo, ma poche disposte al ascoltare?

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  2. Urlo, grido, non ho piu' voce, ma non trovo ascolto.

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  3. Anche io ho spesso la stessa sensazione. Ma dobbiamo cercare di non scoraggiarsi. C'e` un lungo lavoro da fare e ancora tanto da gridare. I risultati non arriveranno forse nell'immediato, ma non possiamo demordere o il silenzio ci sommergera`

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