mercoledì 17 luglio 2013

Si chiama castrazione, ma non si dice

"E poi c'e` la terapia ormonale. Prendera` una pasticca ogni giorno e fara` un'iniezione ogni ventotto. Per cinque anni".
Gennaio 2011. Incontro per la prima volta la mia oncologa. E` passato un mese esatto dall'intervento. Il risultato dell'esame istologico e` pronto. Le terapie complementari sono state decise. A lei spetta il compito, ingrato, di comunicarmi come bisogna procedere. Mi spiega tutto in dettaglio. La chemio, gli effetti collaterali, come funziona l'anticorpo monoclonale. Risponde meticolosamente alle mie domande. Sull'ormonoterapia ci soffermiamo entrambe molto poco. Sono spaventata dalla chemio e dal monoclonale che mi costringeranno ad andare ogni 21 giorni in ospedale per un anno e mezzo. Il resto, soprattutto se si tratta di una siringa e di una pasticca, mi sembra uno scherzo peraltro anche lontano, da cui mi separano ben altri ostacoli.
Si comincia immediatamente con l'iniezione per bloccare il ciclo mestruale e subito compaiono le vampate di calore. Sono in menopausa a trent'anni, ma gli effetti della chemio mi impediscono di rendermene conto. Successivamente viene aggiunta anche la pasticca quotidiana. E aumento di peso, mi si gonfiano le gambe, i capillari si spaccano come niente, non si dorme. Che non mi viene piu` voglia di saltare addosso al mio compagno di cammino non ci faccio caso subito. Quando ti si schianta la morte in faccia, per un bel po` di tempo al sesso non ci pensi piu` o almeno per me e` stato cosi`. Inoltre, tra gli effetti collaterali di cui, nel corso delle visite periodiche, mi aveva parlato l'oncologa e di cui le colleghe di malattia si lamentavano il calo della libido non c'era. Che di una cosa non si parli non significa, tuttavia, che non esista. Nel caso in questione, il calo del desiderio esiste eccome. Il silenzio come si spiega allora? Credo di tratti una forma di autocensura. Siamo donne e il piacere sessuale per noi non e` un diritto, semmai un dovere. E` un dovere procurarlo al maschio, non a se` stesse. La masturbazione femminile continua ad essere un tabu` e anche in coppia (eterosessuale), non e` facilissimo trovare un uomo che si preoccupi di procurare piacere alla partner. Inoltre, nel caso delle donne che hanno avuto il cancro, scatta una sorta di pudico menopeggismo. In sostanza, ci si sente in obbligo di ringraziare almeno tre volte al giorno i medici, la medicina e la Madonna per non aver tirato (ancora) le cuoia e in colpa a segnalare un effetto collaterale cosi` triviale come l'assenza di libido. Non vogliamo parlarne noi e non vogliono soffermarcisi nemmeno i medici. Se si affrontasse il tema, si dovrebbe arrivare a concludere che la terapia ormonale altro non e` che una forma di castrazione. Niente mestruazioni, niente capacita` riproduttiva, niente piacere sessuale. Certo, e` una castrazione reversibile. Finita la terapia, le cose possono tornare come prima. Possono, non e` detto che sia cosi`, soprattutto se ci e` sottoposte alla chemioterapia e si e` in eta` da menopausa naturale. Tuttavia, sempre castrazione rimane e forse alle vampate, ai chili in piu`e ai capillari fragili bisognerebbe aggiungere in maniera esplicita il crollo verticale del desiderio. Perche` il sesso ci dava piacere, anche se donne, e adesso non ce lo da piu`. E nonostante il cancro e la gratitudine reverenziale nei confronti di medici, dei e destino, ci manca.

19 commenti:

  1. "non e` facilissimo trovare un uomo che si preoccupi di procurare piacere alla partner"

    comunque ci sono anche tanti uomini non egoisti, e che anzi ci tengono davvero che il piacere sia reciproco

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    1. Dare piacere al nostro partner (oltre che a sè) è una cosa che secondo me da' piacere anche a noi, e vale per entrambi i sessi.
      Mi rendo conto però che sono OT. Hai fatto benissimo a segnalare un "effetto collaterale" di cui si parla poco

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  2. E' verissimo hai perfettamente ragione! Sono anni che dopo l intervento non provo nulla mi aono colpevolizzata e ho pwnsato chw il mio era aolo un problwma personale mi sono separata peeche non sopportavo più le mani di uomo addosso........è terribile!

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  3. E' un tema certamente di grande rilievo e, come spesso accade ad aspetti cruciali, assolutamente ignorato.
    Si inizia a parlare un po' di più di piacere femminile oggi, nel 2013, e principalmente nei paesi occidentali. Ma è comunque ancora una specie di mostro oscuro, un buco nero -quello del piacere femminile- nel quale si viene malvolentieri fagocitati. Persino tra le amiche parlarne è un piccolo tabù, qualcosa di socialmente irrilevante o rilevante per solo per ninfomani.

    So cosa significa andare in menopausa artificiale. Prima del mio intervento all'utero -per rimuovere dei semplici fibromi- mi hanno messo in menopausa per 3 mesi ed è stato orrendo da tutti i punti di vista.

    Sì, è castrazione pura e semplice.

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  4. Verissimo, è un effetto collaterale che ho notato anch'io da quando sono in ormonoterapia. Oltre alle vampate di calore, kg di troppo, gonfiori vari e sudate in questi giorni si è aggiunta una reazione allergica, orticaria ovunque e il desiderio era e resta in letargo :-) Ci sono molti lati che i medici non approfondiscono, se lo facessero forse noi tutte/i non avremmo accettato di sottoporci alle terapie!
    S.

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  5. Parole sante Amazzone! L'assenza di libido femminile non è considerata un problema da nessuno, proprio da nessuno. Anzi. Eccitazione e orgasmo di donne vengono censurati in mille modi, in particolare nella pornografia e nell'erotismo mainstream. E in realtà il calo della libido, a volte verticale è un effetto collaterale persino della semplice pillola anticoncezionale, eppure se ne sente parlare da qualcuno\a?

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    1. Non seguo la pornografia, ma non mi pare che nell'erotismo mainstream l'eccitazione delle donne sia censurata, sinceramente

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  6. e la seduzione maschile o femminile e in generale il sesso è un gioco a due dove nessuno è davvero passivo..ma sono di nuovo OT

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  7. Paolo, a me invece pare che molto spesso la donna eccitata o in orgasmo viene vista come ridicola o animalesca. Ma il punto centrale del mio intervento riguardava la pillola anticoncezionale. Qualcuna ti ha mai detto che deprime la libido? Beh, sappi che è così.

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    1. a me non sembra, io non vedo grande differenze tra l'uomo eccitato e la donna eccitata, entrambi possono risultare più o meno "ridicoli"..(nella vita capita anche il ridicolo, e che male c'è? Se sei eccitato/a sessualmente sei eccitato, se hai un orgasmo non puoi aver paura del ridicolo o del tuo lato "animale" che possono manifestarsi in quelle occasioni)...io vedo tante belle e variegate rappresentazioni del sesso nei suoi lati teneri, eccitanti, romantici, anche buffi e comici (ridicolo? Dipende dai punti di vista ma ripeto, perchè averbe paura?), o "selvaggi" come in quelli più oscuri ma sto divagando. E poi nell'orgasmo c'è qualcosa di selvaggio e bellissimo che secondo me non va negato
      Sulla pillola, sì avevo sentito dire che può dare "calo del desiderio", non è il caso di demonizzare, come tutti i prodotti farmacologici ha effetti collaterali e controindicazioni (il foglietto illustrativo c'è per questo)..ogni persona, single o in coppia scelga il metodo contraccettivo se lo vuole, più adatto a sè.

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    2. Sono perfettamente d'accordo con te, Emma. Non rispondere a Paolo1984, e` un troll che "piscia" su tutti i blog femministi ;)

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  8. A mio avviso quanto detto da Paolo è una realtà che si sta sempre più diffondendo, forse non era così vent’anni fa.

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  9. Sid, io affermo che la pillola anticoncezionale ammazza la libido. Se sei una femmina e l'hai provata, che ne dici? Non accetto indicazioni da uomini su questo, è ridicolo! Come se io mi mettessi a parlare delle sensazioni provate indossando il preservativo!

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  10. La pillola non l’ho provata e non posso commentare.
    Mi riferivo alla oramai paritetica considerazione del piacere sessuale di uomo e donna.

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  11. Certo non è come nell'Ottocento, quando Lombroso scriveva che le donne che provavano piacere erano delinquenti e pericolose per la società, seguito in questo da tutta la scienza positivista, per non parlare della Chiesa Cattolica.... ci sono però, a mio parere, forme più soft di stigmatizzazione. Ad esempio, oltre a quello che ho detto, ancora in molti film, specie targati Usa, una donna che ha un orgasmo viene uccisa poco dopo, o ammazza l'incauto che è cone lei... insomma spesso si associa il piacere femminie all'angoscia.

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    1. in un thriller erotico (o in un thriller e basta, in un horror o in qualunque narrazione racconti certe vicende) certe scene servono alla trama, sono in linea con la trama che deve essere angosciante e deve coinvolgere lo spettatore anche emotivamente (se la trama richiede di mostrare una certa immagine anche di omicidio efferato durante o dopo un rapporto sessuale la si deve mostrare), questi delitti possono accadere e accadono nella realtà purtroppo, raccontarli, raccontare i lati oscuri, pericolosi e violenti dell'animo umano, maschile come femminile (donne e uomini sono moralmente pari nel bene e nel male) e anche del sesso nelle sue varie forme, raccontare la paura e l'angoscia è legittimo, è legittimo che la narrativa se ne occupi..le vittime come gli assassini possono essere e sono uomini e donne, e il sesso, la violenza, il bene e il male fanno parte dell'umano e la narrativa racconta l'umano e la società anche nei suoi lati oscuri e angosciosi. Raccontare e rappresentare artisticamente una storia di amanti e delitti anche efferata è assolutamente legittimo e di per sè non è stigmatizzante verso il sesso e il piacere. Chiedo di nuovo scusa per l'OT che esula dal tema del post che è un tema serio, se ho dato l'impressione di sembrare insensibile non era mia intenzione

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  12. Il problema sollevato dall'Amazzone e' piuttosto complesso: nello specifico si tratta di donne ammalate di cancro, in generale si tratta del piacere femminile. Ho scritto anche altrove del mio disappunto per l'intervento di Chiara Gamberale con il suo "racconto" al TG2 di domenica scorsa, edizione delle 20.30. Ha parlato della figura dell'assistente sessuale narrandola come una "ballerina"... alla fine non solo l'assistente sessuale e' sembrata una prostituta per disabili, ma il racconto ha perpetuato l'idea che la mancanza di piacere sessuale e' un problema prettamente maschile.
    Tanta strada da fare, ancora....

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    1. Saremmo felici di leggere quello che hai scritto. Puoi linkare?

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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